Con provvedimento dirigenziale a firma di Pietro Belfiore (direttore) e Patrizia Arcerito (Responsabile E.Q.) è stato emesso il 30/08/2024 il "Provvedimento Unico Conclusivo, del Permesso di Costruire per la realizzazione di una Media Struttura di Vendita Alimentare e non Alimentare, Impianto sito in Catania – Via Palazzotto sn - Riportato in Catasto al foglio 10 – Particelle 249 – 250 – 251 – 493 - 494".
Un provvedimento a dir poco illogico, che porterà in un budello di circa 250 metri lineari, senza vie di fuga (dalla mini rotonda a nord alla via IBLA che è svoltabile sulla destra, la via Fimia invece s'innesta in ingresso su via Palazzotto - vi è un divieto di accesso da quel lato - quindi con le auto che s'immettono proprio su via Palazzotto), un traffico auto sicuramente in eccesso rispetto all'odierno, e per accedere al supermercato. A meno che non si voglia sventrare via Etnea, ma è una boutade.
Catania e la sua provincia, città dei supermercati, chissà perché vista la "malura" che piange la maggior parte della popolazione, dove se fai la domandina giusta e hai le carte in regola puoi spuntarla anche se si trasformerà una parte pubblica della città.
Ma, si ha idea di quanto traffico in più ci sarà in una zona/via così ristretta. A proposito la larghezza della strada è di 4 - 5 metri, nel senso che in alcuni punti come ad esempio la prima curva vi è un restringimento. E il camion delle consegne che misura avrà?
E allora cos'è che spinge un'amministrazione a non tutelare gli interessi dei residenti? Questa è la domanda.
Perché non sorgono, a chi di dovere, i dubbi che ragionevolmente si manifestano a un cittadino comune qualunque?
Cos'è che porta quest'amministrazione a scrivere delle determine che considerarle ossimoro è elementare ragionamento?
Lo avevamo fatto insieme con altre riviste on-line, allorquando il trio Crimi, Bisignani e La Greca dichiararono all'unisono che: "In zona L è possibile realizzare attrezzature di interesse generale di iniziativa pubblica e privata, preso atto che i supermercati - a differenza delle medie strutture di vendita, degli ipermercati, degli esercizi commerciali e di vicinato - rappresentano servizi generali di prima necessità, si ritiene che non ricorrano rilievi d'incompatibilità".
Che fece trasbordare persino Confcommercio, sino allora silente, scrivendo una nota al Presidente del Consiglio Comunale per affermare, come da noi già scritto, che supermercato e media superficie di vendita ha significato identico. E in più, indicava Confcommercio, di solito in zona L sono permessi "solitamente, impianti annonari come ad esempio i mercati generali. Quest'ultimi, nulla avrebbero a che fare coi supermercati poiché caratteristiche dei mercati generali sono la vendita all'ingrosso proveniente direttamente dalla produzione. Insomma niente intermediari, tipo la G.D.O., quanto piuttosto un sorta di mercato del contadino fatto dalle aziende di produzione. Concludeva Confcommercio, che non si vedeva alcuna compatibilità ne tanto meno conformità tra esercizi al dettaglio (supermercati compresi) e mercati generali”.
Qualche chicca del provvedimento agostano, allora, la poniamo all'attenzione del lettore.
Determina partorita nell'afoso giorno di mezza estate dell'anno del signore (sudato) 2024 e precisamente venerdì 30 Agosto, sottolineando la parte in cui vengono indicati i "pilastri motivazionali" di tal provvedimento. Esclusa ovviamente, la somma e urgente necessità di aggiornare il PRG degli anni 60.
E quali sono questi pilastri? Eccoli:
a) il simbolo “SM”, non è assolutamente da identificare come scuola media;
b) impossibilità per il privato di destinare tale area alla costruzione di una scuola media privata;
c) obbligo per l’Ente di riqualificazione del vincolo di destinazione e obbligo di riclassificazione dell’area colmando il vuoto pianificatorio.
A tal proposito, continua il provvedimento, si citano alcuni stralci significativi della sentenza del CGA che ne individuano le coordinate ermeneutiche interpretative.
E sull'ermeneutica lasciamo cadere la cosa, per adesso. E consultiamo umilmente (lo faccia anche chi legge, se necessita) il "Devoto - Oli".