È ormai una prassi, che scavalca le oggettive condizioni di disagio della cittadinanza, quantomeno in alcune parti della città. Là, dove si esagera e i controlli poco efficaci permettono allargamenti ed estensioni non autorizzati. Ed è su questi che si dovrebbe agire con azioni mirate e verifiche affinché eventuali multe e prescrizioni non cadano nel nulla e non abbiamo quindi alcun effetto. In tutto ciò irromperebbe prepotentemente la direttiva europea secondo cui tutte le concessioni andrebbero accordate mediante procedure ad evidenza pubblica nel rispetto della normativa vigente.
Il problema, quindi, appare di difficile soluzione in ambito locale ragion per cui, la direzione “Sviluppo Attività Produttive – S.U.A.P. – Ufficio Tutela del Consumatore”, ha prorogato con deliberazione di Giunta n. 279 del 30/12/2024 avente ad OGGETTO: PROROGA CONCESSIONI SUOLO PUBBLICO FINO AL 31 DICEMBRE 2025 PER L’ATTIVITÀ DI COMMERCIO SU AREA MERCATALE E NON MERCATALE, INDIVIDUATE IN PERIMETRO E FUORI PERIMETRO (AREA STORICO AMBIENTALE) IN CORSO DI VALIDITÀ – FORMULAZIONE ATTO DI INDIRIZZO «le concessioni di suolo pubblico per l’attività di commercio su area mercatale e non mercatale, individuate in perimetro e fuori perimetro (area storico ambientale) – Chioschi bibite/alimenti/fiori, edicole per la vendita di quotidiani e periodici, automezzi attrezzati per la vendita di alimenti e bevande e arredi amovibili (tavoli, sedie ed ombrelloni) per attività di ristorazione ed esposizione merci alimentare e non, in corso di validità, fino al 31.12.2025, nelle more di adeguamento a future direttive governative e/o norme sopravvenute in materia di Bolkestein».
La motivazione sta tutta nell’impatto economico che si avrebbe, in negativo ovviamente nel far decadere delle concessioni stesse. Scrive la Giunta nel verbale: «Al fine di evitare il significativo impatto socio-economico che deriverebbe dà una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni in essere, di tener conto dei tempi tecnici perché le amministrazioni predispongano le procedure di gara richieste, altresì nell’auspicio che il legislatore intervenga a riordinare la materia in conformità ai principi di derivazione europea».
Ora, tenuto conto che – come scritto nel verbale al punto 2 di pagina tre - è volontà della Amministrazione pianificare ed organizzare i procedimenti per l’assegnazione dei posteggi per l’esercizio di attività di commercio su area mercatale e non mercatale procedendo all’assegnazione dei posteggi mediante procedure ad evidenza pubblica nel rispetto della normativa vigente, invitiamo l’amministrazione di procedere sin da subito ad organizzare quanto previsto dalle norme attuali senza l’attesa di riordini o novità normative di provenienza nazionale, per evitare di trasformare stabilmente Catania in quell’enorme suq che già è, e che nulla ha a che vedere con l’attrattività turistica, il folklore o baggianate simili, costituendo anzi un pericolo in ambito sanitario e alimentare (se si tratta di tali tipologie di mercanzie), di disturbo alla quiete pubblica, al traffico e al viver civile negli altri casi.
L’impresa è ardua, lo riconosciamo, ma si deve pur cominciare, quantomeno per evitare atti dovuti quali appunto le proroghe, in mancanza di programmazione e decisione politica.